I Marianisti

 

 

Origini.

Guglielmo Giuseppe Chaminade (17611850), sacerdote della Diocesi di Bordeaux, aveva esercitato un fedele e spesso pericoloso ministero sacerdotale durante i difficili anni della Rivoluzione Francese. In seguito fece fronte ad una nuova sfida apostolica: l'ignoranza della fede, l'indifferenza religiosa, l'abbandono della vita cristiana e la rovina delle strutture della Chiesa. Proponendosi di dedicare il resto della sua vita al rinnovamento della Chiesa, chiese ed ottenne il titolo di Missionario Apostolico.

Il P.  G. G. Chaminade

 

La Curia Generale dei Religiosi a Roma

Sotto la guida dello Spirito Santo avvertì che occorrevano nuovi mezzi per i suoi tempi: nuove istituzioni, nuovi metodi e perfino un nuovo tipo di missionario. La vita in comune, nello spirito del Vangelo, è sempre stata un mezzo efficace per favorire la fede personale ed un ambiente adatto per realizzare le esigenze del Vangelo stesso. Tale fu l'esperienza del primo gruppo di apostoli quando, chiamati da Gesù, lo seguirono da vicino, videro il suo esempio ed ascoltarono il suo insegnamento.

Tale fu l'esperienza della Chiesa primitiva, unita in preghiera con Maria, nell'attesa dello Spirito Santo. Tale fu l'esperienza della prima comunità

di Gerusalemme, che mise ogni cosa in comune ed aveva un sol cuore ed un'anima sola.

Ispirato dallo Spirito di Dio, il p. Chaminade comprese le ricche possibilità creative di una comunità cristiana per il servizio apostolico. Una tale comunità poteva recare la testimonianza di un popolo di santi, mostrando che il Vangelo può ancora essere vissuto in tutta la forza della lettera e dello spirito. Una comunitLa Famiglia marianista nel mondo a 175 anni dalla nascitaà cristiana poteva attrarre altri, con il suo stile di vita e suscitare nuovi cristiani e nuovi missionari, dando così vita, a sua volta, ad altre comunità. In tal modo una comunità poteva diventare il grande mezzo per ri-cristianizzare il mondo. Fu questa intuizione che diede vita ai primi gruppi di uomini e di donne, fondati da p. Chaminade col nome di "Congregazioni".

Il Fondatore trasse sempre la sua ispirazione da Maria, la Vergine fedele, contemplata a Saragozza; essa accolse la parola del Signore e la meditò nel suo cuore; la Donna che diede Cristo al mondo; la Madre che forma tutti i credenti. Maria incarna tutti gli atteggiamenti evangelici, in opposizione allo spirito del male. E' Lei che ci dà la parola d'ordine di fare tutto ciò che il Figlio ci dice.

L'impegno di Congregato equivaleva per lui ad una consacrazione a Maria per assisterla nella sua missione.

Guidati dallo Spirito Santo, i membri delle Congregazioni cercarono forme di dedizione sempre più intense. Infine, alcuni di essi formarono il nucleo di due Istituti Religiosi: le Figlíe di Maria Immacolata, fondate dal p. Chaminade ad Agen, nel 1816 in collaborazione con Adele de Batz de Trenquellèon, e la Società di Maria , (Marianisti), fondata a Bordeaux nel1817.

La Comunità della Curia Generalizia delle Suore

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La Famiglia marianista in ItaliaIl p. Chaminade vide in essi "l'uomo che non muore mai", atto a sostenere, ispirare ed estendere la rete di comunità e di opere fondate sotto la sua ispirazione. I vari Gruppi, che oggi riconoscono il loro comune legame nel carisma dei p. Chaminade, sono abitualmente designati con il nome di "Famiglia Marianista".

 

La vita del p. Chaminade rivela un profondo senso della Provvidenza. Pienamente consapevole della missione affidata alla Chiesa, egli era pronto ad adattarsi a situazioni sempre nuove, desideroso di rispondere alle indicazioni del Signore e profondamente sensibile ai bisogni del suo tempo. Dotato di tenace perseveranza, di profondo spirito di preghiera e di grande capacità nel discernerne la volontà di Dio, egli volle infondere questi aspetti della sua spiritualità ed il suo dinamismo apostolico nei Marianisti di tutti i tempi.

I Marianisti a Condofuri